Aggiungi un posto a tavola è una commedia musicale italiana in due atti di Garinei e Giovannini, scritta tra il 1973 e il 1974 con Iaia Fiastri, liberamente ispirata al romanzo Dopo di me il diluvio di David Forrest. Le musiche sono di Armando Trovajoli, le scene e i costumi di Giulio Coltellacci con le coreografie di Gino Landi.
La storia si apre in un immaginario paese di montagna in cui Don Silvestro, il parroco, organizza uno spettacolo musicale intitolato Aggiungi un posto a tavola. Una sera, dopo le prove, Don Silvestro rimane da solo in canonica a parlare con il suo amico Toto. Questi però, non sapendo minimamente cosa sia l'amore, non capisce ciò che Don Silvestro cerca di spiegargli. Durante la conversazione irrompe in casa Clementina, una ragazza perdutamente innamorata di Don Silvestro, che dice di volersi confessare per l'ennesima volta. In realtà, come tutte le altre volte, si tratta di un pretesto per stare un po' insieme al suo amato. Dopo la confessione Clementina torna a casa e Don Silvestro riceve una sorprendente telefonata: è Dio che gli annuncia l'intenzione di mandare sulla Terra un secondo diluvio universale e di aver scelto il suo paese per ripopolare la Terra. Egli incarica pertanto Don Silvestro di costruire un'arca per salvare tutti gli abitanti e gli animali del paese. Il Signore aggiunge che la notte successiva sarà destinata alla procreazione e tutti gli uomini dovranno giacere con le proprie mogli per generare figli.
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Il giorno seguente il Signore, col suono delle campane, sveglia tutti i paesani, tra cui anche l'avido sindaco Crispino, padre di Clementina. Don Silvestro è costretto a spiegare la situazione, ma i suoi compaesani restano increduli. Dopo un miracolo che permette a don Silvestro di suonare le campane con un semplice gesto della mano, tutti si ricredono e cercano di convincere il sindaco a fornire il legname per poter costruire l'arca. Crispino non ha alcuna intenzione di regalare il suo prezioso legname ma, avendo tutto il paese contro, cede e si dimette e prima che possa chiamare i gendarmi, viene rinchiuso in un cascinale. Giunta sera Don Silvestro che ha dimenticato a che cosa era destinata quella notte, incita tutti a cominciare i lavori per l'arca. Con l'aiuto del Signore e di una piacevole atmosfera romantica tutto va come dovrebbe, ma a ribaltare nuovamente la situazione è l'arrivo in paese di Consolazione, una donna di facili costumi che invoglia tutti gli uomini a passare la notte con lei anziché con le loro mogli. Don Silvestro, disperato, chiede aiuto al Signore, il quale con un ennesimo miracolo restituisce a Toto la sua virilità per far sì che tenga occupata Consolazione mentre tutti gli altri uomini possono stare in pace con le loro donne. Ora, Toto vuole però rimettersi in pari e quindi, sotto consiglio di Don Silvestro, chiede a Consolazione di sposarlo. La donna accetta, ma, avendo un passato burrascoso non è bene accolta dagli altri abitanti. Don Silvestro cercherà invano di convincerli ad accettarla ricordando loro il significato di Aggiungi un posto a tavola e, cioè di saper perdonare. I paesani non cedono e vorrebbero abbandonare l'idea dell'arca. Sarà Clementina a far ripartire i lavori e a convincere tutti a sostenersi a vicenda, come fanno le piccole formiche.
Nel frattempo scoppia il diluvio e tutti cercano invano di salire sull'arca. Grazie all'intervento di Don Silvestro per salvare i suoi amici il Signore decide di far cessare la pioggia. La commedia si conclude quando tutti siedono a tavola a brindare. È per Lui che è stato aggiunto un posto a tavola.
Tra l'anno 1973 e il 1974, Pietro Garinei e Sandro Giovannini scrissero con Iaia Fiastri un soggetto ispirato al romanzo After me the Deluge ovvero "dopo di me il diluvio" di Forrest, affidando la composizione delle musiche ad Armando Trovajoli, il grande jazzista romano che, dagli anni '50 in poi, si era specializzato in colonne sonore.Il costo complessivo della messa in scena dello spettacolo era molto alto, circa 250 milioni di lire, impiegati soprattutto per la realizzazione delle magnifiche scenografie in legno, montate sul palcoscenico girevole del "Sistina". Di particolare effetto furono le scene della costruzione dell'arca e del diluvio.Lo spettacolo ebbe il suo titolo a pochi giorni dal debutto, in seguito a una votazione della compagnia che preferì Aggiungi un posto a tavola a La bis bisarca e a Concerto per prete e campane.
La prima edizione di Aggiungi un posto a tavola (musica: Armando Trovajoli; arrangiamenti: maestro Renato Serio; scene e costumi: Giulio Coltellacci; coreografie: Gino Landi)debuttò al teatro Sistina di Roma l'8 dicembre 1974, dopo settanta giorni di prove. Lo spettacolo fu premiato dal pubblico e rimase in scena al Sistina per ben sei mesi, tutta una stagione, cosa che non era mai avvenuta prima.
L'edizione più recente di Aggiungi un posto a tavola iniziò il 7 novembre 2019 al Teatro Carlo Felice di Genova. Poi partì un tour in diversi teatri italiani arrivando il 18 dicembre al Teatro Brancaccio di Roma fino al 6 gennaio 2020. In seguito ci fu un'altra tournée in altri teatri italiani. 2ff7e9595c
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